Ecco i testi dei vincitori del concorso “IL QUARTIERE IN 100 PAROLE”:
Categoria Bambini
1° Classificato
Puoi essere una pianta se abiti a Casal Monastero
Puoi essere la pianta che vuoi tu, che quando muore può rinascere in primavera, può rinascere naturalmente.
E poi cambiando discorso a Casal Monastero c’è sempre qualcuno che ti aiuta.
C’è pure Prugna, il cane dei miei vicini, che ti dà i dolci bacetti.
Sembra stare in una collana e tu sei d’oro se abiti a Casal Monastero.
(Ilaria – anni 6)
MENZIONE: perché esprime con gioia la speranza per un positivo avvenire, guardando le situazioni quotidiane con occhi fantasiosi tipici della sua età.
2° Classificato
A Casal Monastero rinvenuta un astronave di epoca imprecisata. Gli ufologi affermano che l’astronave, databile al XXX ° secolo, avrebbe viaggiato nel tempo attraverso un vortice spazio-temporale facendola tornare nel XXI°.
Si presume un vortice creato dai borg, per impedire all’umanità la scoperta di acqua su Marte.
L’astronave è completamente distrutta, perciò non è possibile entrarvi per capire la tecnologia del domani. Casal Monastero, grazie a questo “reperto” del futuro, diventerà la sede della nuova Università di Scienze Spaziali.
(Eleonora – anni 12)
MENZIONE: perché attraverso l’immaginazione è riuscita a cogliere nel quotidiano spunti interessanti per una realtà futuribile.
Categoria Ragazzi
1° Classificati ex-aequo
Una Strada Nuova
Dieci anni passati a cercare,
cercare di crescere e farsi conoscere
a cercare di diventare punto d’incontro
e centro vitale, punto di scontro.
Punto di scambio per volti diversi.
Fragili movimenti, cercando di affiorare,
spuntare e farsi strada
in questa lunga vita che alla fine
è deserta libera e vuota. Eppure
difficile da percorrere. Uno spazio vasto
e desolato che nasconde e protegge
tante piccole vite, tante piccole storie,
che rimangono nell’ombra
dei piccoli alberi di questo viale,
piccoli ripari per un sole che scotta.
La linea che piccoli piedi
Cercano di costruire
Per un migliore avvenire
(Ambra – anni 17)
Sogni di Periferie
Siamo noi
che camminiamo in faccia al vento
storditi dagli spigoli delle case
noi, che distorti nel buio blu
riconoscendo l’alcova che ogni notte c’accoglie
e quella musica tutta sua
Siamo noi
che sappiamo ogni volta tornare
al quartiere che ci ha visto sperare
in un cielo migliore
fino all’ultimo, nella polvere e nell’offesa, in una vita diversa
da quella che pesa sulle nostre spalle
Quei palazzi di carta che ci han visto
riuscire a cambiare
anche solo un poco
il nostro fuoco isterico di vivere, e delle sue vie
(Giulia – anni 15)
MENZIONE: premiate per l’impegno, seppur con stile letterario assai diverso, profuso nel rappresentare la realtà giovanile del quartiere attraverso i sogni e le aspettative.
Categoria Adulti
1° Classificato
Tornando, nel pomeriggio inoltrato, dal suo ufficio di modesto impiegatuccio vedeva sempre un uomo andare a correre, tra i due filari di pini che si snodavano oltre i cancelli del suo palazzo. Un girno decise di seguirlo: non capiva perché, ma ne era incuriosito. Tenendosi a debita distanza cominciò a correre. Percorsi pochi metri, sentì il grigiume della su vita sciogliersi nel verde dei prati, le sue misere preoccupazioni svanire nella prima fresca aria di sera. Arrivò alla fine della strada sterrata e, voltandosi, fu rapito dai colori del tramonto.
Dopo anni di silenziosa prigionia si sentì finalmente libero.
(Massimiliano – anni 22)
MENZIONE: perché in 100 parole è riuscito a riaccendere la libertà di essere veramente “protagonista” della vita di quartiere
MENZIONI SPECIALI
- Non è stato previsto un secondo premio per la categoria adulti, ma sicuramente gli scritti di Sabrina e Uberto meritano una menzione particolare per la sensibilità e la capacità di cogliere situazioni e rappresentare sentimenti con poche, essenziali parole, che trasformano la quotidianità e la rendono attraverso il volo fantastico più accettabile e più vivibile.
- Non dimentichiamo “Er Monaco”, uno pseudonimo tutto da scoprire!! La lettura dei suoi testi è stata piacevole e nello stesso tempo divertente e lo esortiamo a continuare perché, in dialetto romanesco, rende ironiche le circostanze che altrimenti potrebbero diventare più gravose
- Ringraziamo tutti i bambini della classe I B del plesso “Paolo Rossi” a Torraccia (molti dei quali residenti a Casal Monastero) e la loro maestra Valentina che, con il loro prezioso lavoro, hanno dato un senso ed un significato più concreto al nostro concorso.
GRAZIE A TUTTI…ED ARRIVEDERCI ALL’EDIZIONE 2007!!!