ADSL: arrivano gli zainetti ma “ovviamente” noi di Casal Monastero non ci siamo!!!

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da Repubblica del 07/06/2007:

Telecom aggiorna le sue centraline più datate e dà la possibilità a molti utenti – anche nelle grandi città – di avere la banda larga. Ecco gli “zainetti” nelle centrali, da luglio meno esclusi dall’ADSL. Nuove linee a disposizione di tutti gli operatori. Fino a 4 Mbps

di ALESSANDRO LONGO

ROMA – Parte da luglio il piano Telecom Italia per dare l’Adsl a un primo gruppo di utenti afflitti dal problema del mux, causa di digital divide in molte grandi città e, soprattutto, in parecchie zone di Roma. È un fenomeno di cui molti lettori di Repubblica.it hanno scritto alla redazione, come ha testimoniato la nostra inchiesta sui limiti della copertura ADSL (che adesso copre l’89 per cento della popolazione).

Ma che cos’è il mux? E’ un apparato che Telecom Italia ha installato, negli anni ’90, in quartieri dove aveva riscontrato un’improvvisa crescita demografica, ma dove non aveva stato ritenuto conveniente creare una centrale telefonica apposita. In quelle zone, quindi, non c’erano abbastanza doppini fisici per portare la linea agli utenti; Telecom di conseguenza ha utilizzato il mux, che ha funzioni da moltiplicatore. Può creare più linee da un solo doppino fisico.

Con uno svantaggio, però, che negli anni ’90 non era evidente ma che è diventato pesante dal 2001 in poi: le linee sotto mux non possono avere l’ADSL. Da qui la situazione paradossale di utenti e aziende che, in zone coperte da fibra ottica e anche a due passi dal centro di una metropoli, erano esclusi dal progresso della banda larga.

Telecom adesso ha trovato la soluzione, dopo tanto penare: ha collegato ai mux apparati MiniCab che in gergo sono chiamati “zainetti”, per il loro aspetto. Grazie al MiniCab è possibile fornire l’ADSL, con qualche limitazione, però, come riferisce la stessa Telecom: la velocità è bloccata a un massimo di 4 Mbps e il numero di utenti collegabili è ristretto a 48. Da luglio, è di 130 la prima tranche di zainetti attivati (questo l’elenco delle zone). Gran parte di questi nuovi dispositivi si trova a Roma (zona Giustiniana, Tor Sapienza, Cinecittà, Borgata Nuova…) e Bari (Japigia, soprattutto). Ma ce ne sono anche ad Arezzo, Genova, Grosseto, Bologna, Torino, Pavia, Taranto; in Lombardia, i comuni di Codogno e Seregno.

Significa che da luglio, gli utenti di queste zone potranno attivare l’ADSL di Telecom Italia o di altri operatori, in due tagli: a 2 o a 4 Mbps, fino ad esaurimento delle 48 porte sul MiniCab in zona. È probabile che partirà la corsa all’ADSL, a lungo desiderata dagli sfortunati del mux.

Il progetto “zainetti” fa parte di un piano che Telecom Italia sta conducendo contro il digital divide. Il grosso dell’impegno è in altre zone, dove Telecom sta installando in centrali apparati DSLAM più piccoli, per fornire Adsl fino a 640 Kbps a chi finora era condannato ad accessi lenti a Internet. È il cosiddetto Progetto Antidigital Divide, già attivato in 1.083 centrali. Altre 450 si aggiungeranno nel corso dell’estate.

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