Il Comitato dei cittadini del quartiere romano presenta un esposto alla Guardia di Finanza per denunciare il comportamento del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano.
ROMA (24-10-2007)
I cittadini di Casal Monastero sul piede di guerra contro il Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano. Stufi di ricevere continui solleciti di pagamento e minacce di riscossione coattiva per un tributo consortile non dovuto, attraverso il Comitato di quartiere di Casal Monastero, hanno presentato un esposto alla Guardia di Finanza di via Nomentana per chiedere un intervento delle fiamme gialle a tutela dei cittadini.
Il tributo consortile, infatti, è una tassa che grava sui terreni agricoli e sulle zone non servite da pubblica fognatura, mentre le zone urbanizzate (come Casal Monastero, appunto) sono tenute al versamento della tassa per lo smaltimento delle acque reflue già compresa nella bolletta Acea.
«Dal 2004 stiamo combattendo, insieme a migliaia di altri cittadini del Lazio nella nostra stessa situazione ci dice Alessandro Zaghini, presidente del comitato di quartiere Casal Monastero per far valere un nostro diritto sancito dalla legge dello Stato e dalla legge regionale 53/98. Se si fosse trattato di un errore, dopo i nostri reclami e le lettere degli uffici comunali che segnalavano l’anomalia, il Consorzio avrebbe già corretto i suoi tabulati e avrebbe stornato le zone urbanizzate, invece non lo ha ancora fatto. Evidentemente c¹è una volontà di riscuotere il tributo anche da chi non è tenuto a pagarlo».
Che si tratti di un errore è certo. Lo hanno scritto al Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna, gli assessori comunali Roberto Morassut e Giancarlo D¹Alessandro, persino il Difensore civico del Comune di Roma Ottavio Marotta, ma senza ottenere alcun risultato. Ancora oggi, infatti, continuano ad arrivare ai cittadini richieste di pagamento.
«I solleciti della Gerit osserva Giampiero Marzi, residente a Casal Monastero arrivano anche a chi, come nel mio caso, ha vinto il ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale. E questo è molto grave, tant’è che riterrei oggi azzardato parlare di “cartelle pazze”, penserei piuttosto ad una volontà del Consorzio di salvare il bilancio dell¹ente con questi espedienti. Infatti, il presidente del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano, la dottoressa Federica Lopez, ci ha detto chiaramente che “non può provvedere al discarico dei ruoli emessi per ragioni contabili”».
I cittadini di Casal Monastero non si limiteranno all¹esposto alla Guardia di Finanza, sono anche pronti a manifestare davanti gli uffici della presidenza della Regione Lazio. «La nostra situazione sostiene Zaghini la stanno vivendo da anni migliaia di cittadini di Roma e del Lazio senza che il presidente Marrazzo, il “defensor civitatis”, sia mai intervenuto sulla questione. Siamo quindi pronti a manifestare insieme agli altri quartieri di Roma e ai Comuni del Lazio per chiedere di mettere fine alla richiesta di pagamento di questo tributo consortile che è per noi solo una vessazione».
Per informazioni:
Alessandro Zaghini, cell. 347.1563246
Giampiero Marzi, cell. 338.1444644