In questi giorni, moltissimi cittadini si sono recati presso la nostra sede per consegnarci le donazioni in favore dei terremotati dell’Abruzzo, la maggior parte di loro ha poi chiesto notizie in merito alla puzza che nuovamente deriva dalla Centrale del Latte, invitandoci ad incalzare gli enti competenti per porre fine a quella che, nell’ultimo periodo, è tornata “prepotentemente” ad essere la principale problematica del quartiere.
Il fetore assurdo che si è sprigionato in questi giorni dagli impianti della Centrale ha costretto molte persone a barricarsi in casa e ad inventare i pretesti più disparati alle domande dei “malcapitati” amici invitati, che chiedevano l’origine di tali miasmi.
Infatti, il cattivo odore è stato talmente intenso e persistente che alcune mamme hanno chiesto l’intervento dei Vigili Urbani e dei Vigili del Fuoco, affinché fosse attestata la presenza del cattivo odore e ne fosse verificata la provenienza perché, loro stesse – e anche alcuni bambini – sono stati colti da conati di vomito.
A detta di alcune di queste “mamme coraggiose”, che hanno telefonato chiedendo l’intervento delle autorità, sembra che i Vigili Urbani di zona non abbiano ritenuto opportuno recarsi sul posto adducendo motivazioni di carenza di mezzi e personale, mentre i Vigili del Fuoco, che sono intervenuti in data 20/04/2009, hanno potuto constatare l’effettiva presenza della puzza, particolarmente persistente nelle strade limitrofe al depuratore della Centrale (Via S. Giovanni in Argentella).
Successivamente, i Vigili del Fuoco si sono recati all’interno della Centrale stessa, ma dell’incontro e della conversazione che hanno avuto con i referenti dell’impianto non abbiamo notizie.
Fatto sta che, poche ore dopo l’intervento, sono stati visti e fotografati alcuni tecnici in tuta bianca al lavoro proprio sull’impianto di depurazione interno alla Centrale del Latte!!! (foto pubblicate a fondo articolo). E al 23 aprile 2009 stavano ancora lavorando sullo stesso impianto!
Questo episodio conferma ciò che avevamo riportato nell’ultima lettera inviata agli Enti competenti, sulla questione, di cui riportiamo un brano:
“Nel frattempo, nell’attesa di conoscere le soluzioni proposte dagli uffici coinvolti, torniamo a rimarcare l’atteggiamento disdicevole dei responsabili della Centrale del Latte che continuano a negare l’evidenza, indicando quale possibile causa degli odori nefasti, a seconda dei casi, ora i depuratori esterni, ora i chiusini stradali, ora la fattoria di Pratolungo, ora il sistema fognario del Piano di Zona e così via. In realtà sanno benissimo che la puzza proviene dal loro depuratore e dipende verosimilmente dai seguenti fattori:
- lo stato di manutenzione del depuratore stesso e dai fanghi che produce;
- dal suo sovraccarico dovuto ai cicli intensivi delle lavorazioni;
- dall’aver ridotto drasticamente (per ridurre i costi) le quantità degli additivi chimici in grado di far funzionare bene il depuratore e quindi di abbattere le esalazioni.
Con il verificarsi di questa situazione, decadono tutte le false insinuazioni avanzate dai referenti della Centrale stessa, nelle riunioni e negli incontri sinora avuti sull’argomento, che pretestuosamente tendevano ad attribuire la responsabilità dei cattivi odori ad altre fonti, escludendo per principio il cattivo funzionamento del loro impianto di depurazione.
Preso atto di questa situazione, il Comitato di Quartiere si è subito attivato chiedendo un incontro con il Comandante dei Vigili Urbani di zona e con l’Assessore all’Ambiente del Municipio V per informarli dei fatti e chiedere che vengano adottate – con la massima urgenza – tutte le misure necessarie a riportare “entro i limiti della decenza” la qualità dell’aria che respiriamo nel quartiere.
Proprio venerdì scorso, 24 aprile, abbiamo incontrato appunto l’Assessore all’Ambiente del Municipio V, Micaela Campana, che, informata degli ultimi sviluppi ci ha riferito di voler istituire un tavolo permanente di lavoro sulla questione “Puzza dalla Centrale del Latte”, al quale saranno invitati, oltre allo scrivente Comitato; la Provincia di Roma; l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma; l’ARPA; la USL RM B e l’ACEA ATO2 settori Fognature e Depurazione.
Infine, dobbiamo segnalare che i cittadini spesso ci chiedono di verificare se questi cattivi odori possono portare ripercussioni anche sulla salute umana, magari nel lungo periodo.
Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto rassicurazioni in tal senso dagli enti preposti al controllo ed alla tutela della salute pubblica.
Ovviamente, noi speriamo che questa eventualità non sia plausibile e che tali esternazioni siano soltanto il frutto dell’angoscia dei cittadini al persistere del problema.
Per ora restiamo in attesa di ricevere altre e più esaurienti risposte alla petizione inviata nel gennaio scorso.
Certo, ci piacerebbe poter dare una risposta definitiva a questo interrogativo e magari, con l’aiuto dei medici e dei pediatri operanti in zona, si potrebbe verificare se ci sono patologie più ricorrenti nei pazienti di Casal Monastero rispetto alla media nazionale…se servisse a scongiurare tale ipotesi.
Per ora, stiamo concentrando le nostre energie affinché il quartiere venga nuovamente liberato da questo tanfo intollerabile.
A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo