Una delle problematiche che da tempo combattiamo, noi del Comitato, riguarda lo stato d’incuria ed abbandono in cui versano molte aree destinate a verde pubblico nel nostro quartiere.
Grazie al grande impegno e alla dedizione profusa da parte di alcuni componenti del Direttivo del C.d.Q., in collaborazione con i cittadini che hanno aderito all’iniziativa “1 Euro per il verde”, siamo riusciti a migliorare la situazione di alcune di queste, ma molte altre restano ancora da sistemare.
Per questo motivo abbiamo voluto proporre, all’Assessore all’Ambiente del Municipio 5 – M. Campana – la creazione dei cosiddetti “Orti Sociali” (vedi nota a fondo pagina).
Si tratta di offrire – ad alcuni cittadini volenterosi che hanno l’hobby per la cura della terra – la possibilità di coltivare un piccolo lotto di terreno e di crearsi un vero e proprio orto autorizzato, ottenendo così un triplice scopo:
- la pulizia di quegli spazi che altrimenti resterebbero abbandonati;
- un elemento educativo/formativo per i giovani e per le scuole;
- la soddisfazione di coloro che verranno autorizzati, a pieno titolo, ad intervenire sulle aree producendo direttamente beni alimentari sicuramente BIOLOGICI.
L’Assessore ha accolto favorevolmente la nostra iniziativa e Venerdì scorso, 23 ottobre, è venuta personalmente presso la nostra sede per visionare, insieme a noi, alcune di queste aree abbandonate.
Vorremmo tentare di agganciarci all’esperienza positiva già avviata in alcuni paesi del Nord Italia e all’estero, così come conferma questo articolo apparso recentemente su un quotidiano romano, di cui riportiamo una sintesi:
Dagli orti nei giardini reali agli orti anti-recessione, dai city farmer agli orti sociali, dagli orti per il tempo libero agli orti familiari fino agli orti per gli anziani sono decine e decine le iniziative di orti urbani avviate in città italiane ed europee, ma anche spesso oltre Oceano, che stanno riscuotendo un successo sempre maggiore e avanzano e s’accrescono di giorno in giorno. Sin dagli anni ‘20 s’avvio il fenomeno degli orti in Europa, e oggi gli orti urbani in Svizzera o in Germania costituiscono vere e proprie fasce verdi, in Olanda fanno parte integrante della progettazione dei grandi parchi urbani e in Gran Bretagna sono previsti come servizi complementari alla residenza. Grande successo anche in Francia dove sono molteplici i casi a Parigi ed in altre regioni, piuttosto che ad Helsinki in Finlandia e recentemente addirittura nel St. James Park, il bellissimo parco di fronte a Buckingham Palace di Londra.
A New York è in atto una vera e propria “rivoluzione orticola”, che vede gli orti superare piante e fiori, piazzandosi al secondo posto subito dopo i giardini, con associazioni, comunità, coalizioni di bio-coltivatori metropolitani, mentre a Provindence sono i Community Gardens, orti di quartiere condivisi tra più persone, ad andare per la maggiore.
In Italia una delle più interessanti esperienze è quella di Torino, anche se pure Parma ha seguito una via molto simile e sono da segnalare anche le esperienze di Ancona e Modena
E allora, perché non provare anche da noi?
Alcuni concittadini hanno già fornito la loro adesione al progetto, chiunque fosse interessato può passare presso la sede di via Poppea Sabina 71 – aperta il venerdì ed il sabato dalle ore 17:00 alle 19:00 – per lasciare il proprio nominativo e il recapito, saremo felici di ricontattarvi non appena avremo avuto la disponibilità delle aree, per cominciare insieme a preparare il terreno per la semina e la posa delle prime piantine.
Alessandro Zaghini
Presidente A.S.S.C. Casal Monastero