ADSL – Intervista al Presidente dell’A.S.S.C. da un nuovo giornale online

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di Ivan Perozzi

ROMA – Chi pensa a Roma come la Capitale anche della tecnologia deve decisamente ricredersi. A Roma ci sono moltissimi cittadini che non hanno accesso all’adsl. In diversi quartieri si naviga ancora con il modem 56k o, nella migliore delle ipotesi, usufruendo del servizio satellitare 3G offerto dalle compagnie di telefonia mobile.

Casal Monastero, situato tra Nomentana e Tiburtina, all’altezza del GRA, è uno di quei quartieri non coperti dalla banda larga. I cittadini chiedono da 4 anni a Telecom di fare qualcosa, ma l’azienda risponde che si “stanno studiando alternative” o, peggio, che “soluzioni che prevedono il sostegno pubblico” potranno risolvere le criticità. Come a dire: “Vuoi l’adsl? Pagatela”.

Alessandro Zaghini, presidente del comitato di quartiere “Casal Monastero”, solleva anche il problema degli investimenti privati: molte aziende scelgono il quartiere come sede per i propri uffici o attività commerciali, ma sono presto costretti a trovare sedi alternative, proprio perché non possono fare a meno dell’accesso veloce ad internet.

Quante e quali sono le zone di Roma non coperte da adsl? Telecom Italia fa gentilmente sapere che “non è possibile dare un’indicazione” precisa. “Attualmente”, continua l’azienda, “la copertura lorda della banda larga è al 99,7%”. Per “lorda” si intende che le infrastrutture fisiche sono presenti e che quindi, teoricamente, le zone sono coperte. Ma le distanze ed altri ostacoli fanno la differenza tra netto e lordo.

E Casal Monastero quando avrà “di fatto” l’adsl? Telecom Italia è sicura: “Entro il 2010”. Ma poi aggiunge: “Essendo la copertura lorda di Roma al 99,7% non ci sono previsioni a breve/medio termine di copertura per la parte mancante”. Praticamente, ancora una volta non c’è una risposta precisa per i cittadini.

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