La festa di S. Enrico che in questi giorni ha animato il quartiere, si è dimostrata ancora una volta coinvolgente e ben riuscita.
Ovviamente, c’è sempre qualcuno che non perde occasione per muovere delle critiche o delle lamentele.
Come spesso capita, chi lavora può anche sbagliare, ma non è detto che tutto il suo lavoro sia da buttare, anzi, quello che sta facendo e che ha fatto la parrocchia in questi anni è assolutamente da apprezzare.
Soprattutto per il coinvolgimento dei giovani, visti i ritardi decennali accumulati dall’inerzia della Pubblica Amministrazione.
Oggi, la parrocchia è uno dei punti di riferimento “sani” del quartiere, alla stessa stregua del Comitato, e anche a noi capita spesso di beneficiarne dei servizi, basti pensare all’uso delle sale per le assemblee o ai ripetuti gazebo, più volte montati nell’area della chiesa.
Questo, ovviamente, non significa che non possono o non devono esserci delle diverse interpretazioni o delle idee in contrapposizione, l’importante è confrontarsi e aprirsi al dialogo, noi del Comitato abbiamo provato e proveremo ancora a renderci utili, collaborando con le attività dell’infaticabile Don Massimo, che ha fatto dell’accoglienza il suo punto fondante.
Certo, dovremo colmare qualche lacuna nella reciproca comunicazione, ma siamo certi che tra noi ci siano più lati in comune che angoli da smussare.
Quindi, ringraziamo la Parrocchia per la disponibilità e, con il presente articolo, intendiamo rafforzare e ravvivare quella collaborazione che deve necessariamente esserci tra Comitato e Parrocchia – ognuno con i rispettivi ruoli e la propria autonomia, s’intende – affinché si possa diventare…sempre più Comunità.
A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo