…INFORMAZIONI E IDEE PER CONDIVIDERE LE SCELTE CON I CITTADINI.
Sabato scorso il Comitato di Quartiere, insieme ad alcuni volenterosi, ha effettuato un nuovo intervento di pulizia dell’area “ex Ater”, quella zona recintata che si trova all’incrocio tra viale Eretum e Via Elisea Savelli.
L’area ex Ater è stata presa in consegna dal Comitato nel 2010 solo dopo aver ricevuto il consenso dei condomini che affacciano sull’area stessa (effettuata una raccolta di firme nell’anno 2009), per rispondere alle richieste degli stessi residenti che non ne potevano più dell’erba alta e degli animali indesiderati.
Per il C.d.Q. non è stata, come suol dirsi, “una passeggiata” tenere in ordine quell’area, c’è voluto tanto sudore, impegno e volontà per mantenerla pulita così com’è ora, unicamente con le nostre (poche) risorse, umane ed economiche.
Ancora una volta abbiamo eliminato cespugli, rovi e diversi sacchi d’immondizia varia, riportando il terreno ad un aspetto dignitoso (in passato lì avevamo trovato di tutto, oltre agli animali nocivi visti e segnalati, persino un motorino abbandonato tra gli arbusti).
Anche stavolta la giornata è stata molto faticosa ma il bel sole e gli amici che sono passati per aiutarci e rincuorarci hanno alleggerito le nostre fatiche. Abbiamo anche colto l’occasione per delimitare provvisoriamente con del nastro una decina di piccoli lotti all’interno dell’area per simulare la realizzazione dei cosiddetti “Orti Urbani”, un’iniziativa interessante, ancora tutta da definire, che nasce dalle richieste dei cittadini e dalla volontà di migliorare e tenere sempre pulita quella zona del quartiere.
Purtroppo, l’iniziativa, oltre a stimolare i cittadini volenterosi, ha anche risvegliato la fantasia di qualche “simpaticone” che ha pensato bene di diffondere la notizia per cui, gli Orti Urbani, sarebbero delle baraccopoli con allevamenti di animali da cortile.
Questa notizia sembra abbia allarmato le persone che affacciano su quell’area, ma, ovviamente, si tratta di una “bufala”!
Gli Orti Urbani sono dei piccoli lotti molto curati, ricavati all’interno di uno spazio pubblico, dove i cittadini possono fare giardinaggio e coltivare verdure e ortaggi per l’autoconsumo.
A differenza dei giardini pubblici tradizionali, gli orti urbani vedono protagonisti tutti i cittadini perché sono realizzati e/o gestiti dai cittadini stessi riuniti intorno ad un progetto comune per rendere migliore il loro quartiere.
Gli orti urbani oltre ad avere finalità socioculturali sono anche lo spunto per fare altro: un luogo di incontro, far giocare i bimbi, avere un po’ di relax, praticare uno sport all’aperto, fare attività culturali, fare volontariato sociale o educazione ambientale per i ragazzi delle scuole. L’orto urbano può essere il fulcro di una comunità delineando nuovi modi di vivere la città, seguendo un preciso regolamento che impone regole e comportamenti adatti ad un ambito cittadino.
Basta digitare il testo “orti urbani” su un qualsiasi motore di ricerca in internet per verificare quanti consensi abbia riscosso sinora questa iniziativa a Roma e in altre città.
A maggior chiarimento e delucidazione, alleghiamo a fondo pagina, un breve testo estratto da uno dei tanti siti che trattano l’argomento degli Orti Urbani.
Vi informiamo, inoltre, che il C.d.Q. è tornato anche recentemente a sollecitare l’A.C. per la sistemazione definitiva di quell’area, mediante la realizzazione del progetto “Next Level” (trovate articoli e planimetrie nel sito), progetto proposto nel 2010 ma ancora non finanziato.
Ad oggi, l’unico progetto approvato per quell’area (ma stralciata), è quello proposto dal Consorzio “Casal Monastero2” (vedi planimetrie allegate), progetto che seguiva l’andamento delle altre aree verdi realizzate in via Elisea Savelli e, pertanto, a quello schema faremo riferimento, anche nelle proposte provvisorie o alternative che si volessero presentare.
Infine, per evitare interpretazioni soggettive e rendere il progetto ancor più partecipato, invitiamo tutte le persone interessate a recarsi presso la sede di via Poppea Sabina 71, per scambiarci reciprocamente e democraticamente tutte le idee e le informazioni utili sulla questione.
A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo
Il progetto Orti Urbani è finalizzato alla partecipazione democratica, all’innalzamento del livello qualitativo di vita della cittadinanza e alla promozione di modelli di sostenibilità ambientale. L’iniziativa degli orti non ha fini di lucro ed è destinata all’autoproduzione di alimenti biologici ed all’autoconsumo. Nello specifico, attraverso la realizzazione degli orti si vuole:
- sviluppare modelli di autorganizzazione sui bisogni, per combattere gli effetti della crisi economica che colpisce le famiglie del nostro territorio;
- promuovere buone pratiche di sostenibilità ambientale;
- presidiare aree altrimenti esposte al rischio di speculazione edilizia;
- sviluppare momenti di socialità e di incontro;
- recuperare una cultura e una pratica contadina che coinvolga i cittadini del quartiere e le scuole;
- assecondare la voglia di verde e contribuire a far uscire dall’isolamento molte persone della terza età;
- favorire la solidarietà riducendo la distanza tra giovani generazioni e anziani (orto didattico).
Ciascun assegnatario si impegna a:
- rendere produttiva l’area assegnata;
- dotarsi di attrezzature proprie;
- coltivare seguendo i principi dell’agricoltura biologica evitando quindi l’uso di sostanze chimiche;
- utilizzare, quanto più possibile, sistemi di fertilizzazione derivanti da compost, attraverso un processo di riciclaggio dei rifiuti organici;
- mantenere in ordine l’area assegnata e tenere pulite ed in buono stato di manutenzione le parti in comune;
- non recintare le aree assegnate; in caso di necessità, sarà possibile delimitarle con prodotti naturali (sassi o tavole di legno) che non dovranno superare i 30 cm di altezza;
- non costruire baracche o altri manufatti ed utilizzare con accortezza i servizi e le attrezzature di uso comune;
- non tenere animali di qualsiasi specie;
- utilizzare in modo razionale l’acqua per l’irrigazione;
- non concedere ad altri, sotto nessuna forma, l’utilizzo del terreno assegnato;
- rispettare il Regolamento del Comitato Promotore;
Il non adempimento dei precedenti impegni può dar luogo alla revoca dell’assegnazione.