Si chiama “Foro Romano” ed è una trasmissione di Roma Uno TV che raccoglie le segnalazioni dei cittadini sui disservizi nel territorio della capitale e li sottopone direttamente all’attenzione degli amministratori coinvolti.
Nella puntata del 6 maggio scorso (link – il nostro intervento è al minuto 61.20) è stato il nostro turno e non potevamo certo farci sfuggire l’occasione di mostrare al resto dei romani le condizioni di abbandono in cui versa il nostro bellissimo “Parco del Serpente”. Così il nostro Presidente ed il solerte e volenteroso Pippo hanno accompagnato le telecamere di Roma Uno Tv in quello che il conduttore ha giustamente definito “un parco a misura di bambino, purché il bambino sia alto più di un metro e mezzo”. A seguire da studio c’erano il Presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia, Daniela Tiburzi, consigliera comunale di maggioranza, e Giovanni Ottaviano, consigliere d’opposizione in IV Municipio.
Cosa hanno visto? Quello che noi abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni: un parco che potrebbe essere bellissimo, che è sicuramente pulito dai rifiuti, perché ci pensa il C.d.Q., che viene costantemente chiuso nelle ore notturne e monitorato per quanto riguarda eventuali criticità, sempre perché ci pensa il C.d.Q., ma che è anche inutilizzabile, perché chi dovrebbe curarsi del verde è, invece, latitante da tempo. Hanno visto panchine infestate dalle erbacce, dove non ti puoi neanche sedere. Hanno visto aiuole che ormai hanno assunto l’aspetto di una foresta in miniatura di infestanti. Poi hanno visto uno spartitraffico in un tratto piuttosto pericoloso per la sicurezza, quale è via di S. Alessandro, dove l’erba è talmente alta che una persona che lo ha attraversato mentre le telecamere riprendevano ci è letteralmente sparita dentro. Di sicuro avranno anche notato che c’è un tratto di quello spartitraffico dove la visibilità è assicurata. E’ il tratto più difficile, in cui il C.d.Q. ha provveduto, di sua iniziativa, con propri mezzi e nonostante l’inerzia di chi dovrebbe farlo, a sfalciare l’erba e restituire un minimo di visibilità nella curva di immissione.
La risposta è stata che entro una decina di giorni dovrebbero intervenire sul Parco del Serpente. Bene, abbiamo rimesso le lancette alla sveglia.
Prendiamo atto di quanto detto in studio circa la mancanza di fondi, che a giugno saranno terminati in tutto il quadrante mentre le situazioni critiche si moltiplicheranno per via della crescita stagionale. Prendiamo atto e sottoscriviamo che ciò potrebbe portare a un rischio di incendio in molte aree verdi pubbliche. Prendiamo atto del riconoscimento a questo C.d.Q. di un rapporto diretto e costante con le amministrazioni e di una esemplarità nella cura del territorio, di cui siamo più che onorati, ma ribadiamo che ciascuno deve fare il suo. Il C.d.Q. ha l’area in adozione ma NON la manutenzione del verde, che fa capo al Servizio Giardini del Comune di Roma.
Invitiamo l’amministrazione a riflettere sul fatto che la qualità della vita nei centri urbani passa anche e soprattutto per la qualità e fruibilità del verde urbano che, a sua volta, può avere effetti non trascurabili sulla qualità stessa dell’aria che respiriamo. Perciò, invece di evocare paradossi come la siccità, sarebbe casomai il caso di destinare risorse al miglioramento, dove occorre alla riparazione, del sistema di irrigazione dei parchi e alla cura del verde, sia orizzontale che verticale.
Noi cittadini amiamo il verde pubblico e ci impegniamo costantemente per dare una mano, ma non siamo disposti a bluffare o ad accettare bluff sulle condizioni in cui versano i nostri parchi.
A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo
653 - Parco_Serpente_Convenzione_Disciplinare
654 - Parco_Serpente_Verbale_Consegna_Note