Le avventure di Casal Monastero

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Gentile Sindaca,
siamo un gruppo di cittadini che le chiedono di leggere una storia. Questa storia, quanto più breve possibile tanta è la speranza di essere letta, è la storia del territorio in cui abitiamo.
Casal Monastero è un piccolo quartiere all’estrema periferia Nord-Est di Roma. Estrema periferia è un’espressione che calza a pennello, perché dopo di noi c’è un prato e poi il Comune di Guidonia.
Tutti noi sapevamo di essere lontani dal centro di Roma, e che tra noi e lui c’era di mezzo il Grande Raccordo Anulare, però oggi patiamo un senso di abbandono ed isolamento che speriamo di riuscire a motivarle.
Naturalmente gli appartamenti qui costavano un po’ di meno proprio a causa della distanza dal centro e della mancanza di alcuni servizi, ma gli abitanti di Casal Monastero, tra progetti e bandi su centralità e riqualificazione della periferia, e la necessità di ridurre la frattura tra centro e periferie sostenuta in ogni campagna elettorale, erano moderatamente ottimisti circa il futuro.
Una doccia fredda l’abbiamo avuta quando è emersa in tutta la sua drammaticità la problematica dell’affrancazione nelle compravendite successive alla prima degli appartamenti edificati all’interno dei Piani di Zona, e fortunatamente la vostra giunta è intervenuta prima che l’esercito degli acquirenti dichiarasse guerra alle forze armate dei venditori, sebbene i lunghissimi tempi che gli uffici del Comune impiegano per l’espletamento delle pratiche abbiano seriamente compromesso il mercato immobiliare di questa zona.
A darci un’iniezione di fiducia e soprattutto a farci sperare in quell’avvicinamento alle zone centrali riportato in qualsiasi piano programmatico, è stata la promessa del prolungamento della Linea B della Metropolitana fino al nostro quartiere.
Questa promessa fu fatta da lei, Sindaca, in campagna elettorale ma poi è venuto fuori che la faccenda era irrealizzabile, e così anche la sua promessa.
Addio sogni di comporre la frattura, addio sogni di arrivare a lavoro senza svegliarsi all’alba, abbiamo abbassato il tiro e cominciato a sperare nell’allargamento della Via Tiburtina, progetto meno ecologico ma pur sempre meraviglioso.
Niente da fare, sono passati dodici anni ma i lavori non hanno intenzione di lasciar intendere che verranno conclusi, e c’è chi rimpiange il tempo in cui la strada era ad una sola corsia per senso di marcia, perché poteva passare il tempo in autobus (meno di adesso) senza false illusioni e con una consolante sensazione di fatalismo addosso.
Gli autobus da parte loro saltano le corse perché le periferie sono affidate a Roma TPL più delle zone centrali (per ragioni a noi sconosciute), e gli autisti di questo gestore privato lamentano così tante carenze che molti di noi rimpiangono i ritardi senza un perché della cara vecchia ATAC.
Archiviato il meraviglioso miraggio di Roma, abbiamo allora pensato ad un modo per arrivare almeno oltre il G.R.A. senza essere costretti ad usare i mezzi, privati o pubblici.
Il 25 maggio dello scorso anno lei è venuta a trovarci durante l’inaugurazione del Miglio d’Arte, che i nostri amici e vicini del quartiere di Torraccia avevano appena terminato dopo un eccezionale lavoro (https://tiburtino.romatoday.it/san-basilio/torraccia-miglio-d-arte-dove-si-trova.html).
A metà di quel miglio c’è un ponte inutilizzato che scavalca il G.R.A., poi dei campi non coltivati (sono stati sventrati durante i rilievi propedeutici al prolungamento della metropolitana…) e finalmente ci siamo noi.
Esiste un progetto dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità di una pista ciclopedonale (Pista ciclabile Torraccia-Casal Monastero) che ci permetterebbe di raggiungere il quartiere di Torraccia e del quale non abbiamo più notizie (http://romasociale.com/in-arrivo-nuovi-progetti-per-piste-ciclabili-e-isole-ambientali/). Così, alcuni abitanti dei due quartieri il percorso ciclopedonale se lo sono fatto da soli.
Oggi è un bellissimo sentiero (il Miglio d’erba, http://tiburtino.romatoday.it/san-basilio/torraccia-casalmonstero-pista-ciclabile.html) probabilmente non del tutto a norma, ma quando un sentiero resiste perché famiglie, ragazzi ed adulti lo percorrono, in bicicletta o a piedi, forse non c’è bisogno di altro. Comunque anche il progetto di una vera pista ciclopedonale sembra diventato lettera morta, e così abbiamo smarrito la speranza non solo di arrivare a Roma con la metropolitana, ma almeno di arrivare a Torraccia, oltre quel maledetto Raccordo Anulare, in modo sicuro ed accessibile a tutti.
Non ci siamo comunque persi d’animo, ed abbiamo pensato di provare a rendere più vivibile il nostro quartiere, se non potevamo evadere avremmo potuto almeno abbellire la nostra cella, ed abbiamo richiesto al Comune di realizzare una Zona 30 nel nostro quartiere (https://www.casalmonastero.org/2019/03/31/area-30-
avvio-dei-lavori-entro-ottobre-2019/).
Un breve tratto del nostro viale principale, tra le scuole e la parrocchia, sarebbe diventato una sorta di piazza continua mediante il rialzamento della sede stradale, la realizzazione di alcuni arredi urbani ed il limite di velocità di 30 km/h.
Casal Monastero avrebbe avuto una piazza d’incontro e di socializzazione. E’ un’opera inserita nel PUMS che sarebbe dovuta essere esecutiva entro la fine del 2019, e naturalmente ad oggi non c’è nulla.
Noi non ci diamo per vinti, il Comitato di Quartiere organizza una grande festa di tre giorni in estate (Estaparty, https://www.facebook.com/EstaParty/ ) ed altre iniziative, tra cui un evento ciclistico al quale partecipano tanti abitanti della zona (Biciclando, https://www.facebook.com/BiciclandoCasalMonastero/ ), ed abbiamo un agguerrito gruppo di Retakers (Gruppo Retake Roma Casal Monastero, https://www.facebook.com/groups/ReTakeRomaCasalM) che cerca di dare decoro a strade ed aree verdi.
Ancora, un’associazione sportiva dilettantesca ha creato la Corri Casal Monastero, una corsa podistica che accoglie ogni anno centinaia di runners (https://www.facebook.com/events/3489102291115917/) e la parrocchia, infine, partecipa a molte iniziative sul territorio, oltre naturalmente ad organizzare la Festa del Patrono (Sant’Enrico, https://www.parrocchiasantenrico.it/ ).
Le siamo grati, Sindaca, se è arrivata a leggere fino a qui; ci è chiaro che queste righe, e le problematiche che volevamo sottoporle, sono simili a quelle di altri quartieri, e la nostra intenzione non è quella di intervenire sulle Vostre priorità.
Ci tenevamo però a darle un quadro d’insieme che le sarà forse utile, non solo per conoscere più da vicino un piccolo quartiere del Comune che lei amministra, ma soprattutto per sapere come sono fatti i suoi abitanti, e più in generale, tanti cittadini di Roma.
Critici e duri forse, ma anche speranzosi e volenterosi.
Grazie e buon lavoro

A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo

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