Prolungamento Metro B

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ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO PGTU I COMITATI CHIEDONO L’INIZIO DEI LAVORI PER IL PROLUNGAMENTO DELLA METRO – LINEA B TRATTA REBIBBIA – GRA CON I CARTELLONI GIALLI, ESPOSTI IN SEGNO DI PROTESTA, PER FAR PARTIRE I LAVORI DI QUESTA INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE E GIA’ “APPALTATA” !!!

In un modo o nell’altro la notizia sarebbe finita sui giornali comunque, già, perché del prolungamento della Metro Rebibbia-GRA nessuno ne voleva più parlare, quasi a volerla lasciare nel dimenticatoio delle promesse mai mantenute e dei progetti utili mai realizzati.

Invece i Comitati di Torraccia, San Basilio e Casal Monastero – che attendono quest’opera da oltre un decennio – hanno anticipato i giornalisti che, probabilmente, sarebbero tornati a parlare della Metro solo quando la Soc. Salini & C. avesse richiesto un risarcimento plurimilionario al Comune di Roma, a titolo di risarcimento per la mancata realizzazione dell’opera a loro aggiudicata.

E così, sospinti dalle richieste dei cittadini, abbiamo colto l’occasione della presentazione del nuovo PGTU, avvenuta nella splendida sala dei Musei Capitolini, per esporre davanti al Sindaco e all’Assessore alla Mobilità una serie di cartelloni gialli, sagomati a forma di vagoni della Metro, con su scritte le seguenti frasi:

La METRO

  • Migliora la Vivibilità = + Sostenibilità ambientale;
  • Collega la periferia al centro;
  • Riqualifica zone disagiate = – Quartieri isolati;
  • Velocizza gli spostamenti = + Tempo da dedicare alle famiglie;
  • Realizza un nodo di scambio oltre il GRA = – Smog;
  • Aumenta i servizi x la città pur con l’intervento dei privati (cubature);
  • Riduce la spesa per il Comune di Roma;
  • Migliora la viabilità di tutto il quadrante = – Traffico;
  • Accoglie i pendolari dell’hinterland di Roma Est;

Insomma lo slogan è stato:

  • Facce la Metro, Marino, facce la Metro.

Per tornare seri, dobbiamo dire che l’Assessore alla Mobilità Improta, ha sollevato dei dubbi circa la mancata approvazione delle varianti urbanistiche necessarie per consegnare i terreni da edificare alla società vincitrice e, nelle sue parole, abbiamo colto una volontà di cercare una soluzione piuttosto che una rinuncia al progetto attuale, giunto ormai alla sua fase finale, cioè a quel progetto esecutivo che l’Impresa dovrà sottoporre al giudizio dei tecnici della Società Roma Metropolitane.

Ora, siamo in attesa di essere ricevuti dallo stesso Improta, per capire quali sono le azioni che intende portare avanti l’attuale amministrazione per dare risposte a questo territorio che attende da circa 20 anni una vera riqualificazione che passa necessariamente per una nuova mobilità e questa sarebbe la prima volta che a Roma, una infrastruttura importante come la Metropolitana, arriva prima delle edificazioni di ulteriori nuovi quartieri!

Sì, perché intorno a Torraccia, San Basilio e Casal Monastero sorgeranno comunque i nuovi edifici previsti nei piani di zona C34 Casal Monastero 2, C35 Casal Monastero 3 e B70 Casal Monastero 4, che risultano già approvati dal Comune di Roma, per un totale di circa 272.000 metri cubi, oltre alle edificazioni previste nell’Art.11 di San Basilio, dove alcune abitazioni sono già iniziate, e ulteriori cubature previste dal PRG in Housing Sociale, per una densità abitativa di ulteriori 15.000 abitanti circa.

Tutto questo, sia che la Metro si faccia, oppure no !!!

Quindi, almeno per una volta, vorremmo che i nostri amministratori ragionassero sul futuro sviluppo della città e della periferia, senza preconcetti politici, per dare inizio ai lavori del prolungamento della Metro B e rispondere concretamente alle esigenze della cittadinanza.

I Presidenti dei Comitati di Quartiere di
Casal Monastero, Torraccia, Unrra Casas, San Basilio 2V.

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