Il racconto di un quartiere ha qualcosa a che fare con le sue strade credo..
Infilo le amate scarpe da corsa, scelgo l’ora che più mi si addice,
quando luce e buio sono impasto liquido.
Gli alberi davanti casa sono troppo giovani, ma oltre, più in fondo,
nell’alternarsi “palazzinaro” di cantieri e di alveari abitati è la natura
che fa atto di presenza…una macchia annodata, sa di umidità,
di buono, di fosso fresco, sa di fiori di campo, disordinati e sfacciati nel colore…
questo è, contrasti alla rinfusa, ma mite, come lo sguardo dei suoi cani randagi.
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